Le origini delle dinastie medievali sono quasi sempre avvolte nel mistero. Infatti, ad un certo punto della storia, compare dall’oscurità delle fonti un capostipite semi-leggendario, da cui vengono fatte iniziare le imprese e le disfatte del casato. Tuttavia, le radici di ogni dinastia sono molto più profonde di quanto emerga dagli archivi o dai libri, ma il loro ricordo è svanito nel corso dei secoli, insieme alle loro imprese. Per esempio, Umberto Biancamano non è stato, probabilmente, il primo conte della sua famiglia. Tuttavia, anche la parola famiglia non è da confondere con dinastia. Infatti, come scrive Gianni Oliva, “intorno all’anno mille l’aristocrazia era articolata in gruppi parentali non ancora nettamente distinti fra di loro, fondati su preferenze tra consanguinei collegati a qualche figura eminente”. La disgregazione dell’impero carolingio, avvenuta frail IX ed il X secolo, favorì la nascita di nuove famiglie aristocratiche che esercitavano il loro potere attraverso i possessi terrieri, i profitti giudiziari, il diritto di imporre dazi e così via. Queste entità politiche indipendenti o semi indipendenti, si ritagliarono margini di manovra propri sempre maggiori, esercitati in zone non necessariamente contigue fra loro, attraverso fortificazioni e armati. Non a caso le prime fortificazioni in Europa comparvero nel IX secolo, anche se inizialmente erano formate da una torre e da una palizzata in legno. Sarà solo dal secolo successivo che si avranno i primi edifici in muratura, quando i primitivi castelli assolveranno non solo più la funzione di rifugio, ma anche di lotta e simbolo di potere delle casate emergenti. Quanto detto in precedenza, è molto probabilmente ciò che accadde ai Savoia, i quali si affermarono in un territorio non omogeneo e non unitario. Ed è per tale ragione che, inizialmente, il comes Umberto è menzionato senza una specificazione territoriale, a riprova di quanto scritto. Solo nel XII secolo apparirà la formula “conte di Moriana” e ancora successivamente “conte di Moriana-Savoia”. Infatti, l’aristocrazia del X secolo, era più preoccupata a ritagliarsi spazi di autonomia, accumulando diritti e responsabilità, a discapito di un potere centrale sempre più in difficoltà, piuttosto che definire i suoi domini spaziali. In ogni caso, come ribadisce Oliva, i documenti disponibili non permettono di risalire, per ricostruire l'ascendenza di Umberto, a prima del XI secolo.
Fonte principale e di cui consiglio la lettura è: Gianni Oliva, I Savoia, Novecento anni di una dinastia, Mondadori Libri S.p.a., Milano, 2017.