L'età regia di Roma, per quanto sconosciuta e intrecciata alla leggenda, fu un'importante periodo della storia romana. Infatti, risalgono a quell'epoca le tradizioni, gli usi, i costumi, le prime forme di diritto, i culti, nonchè le prime istituzione e magistrature che accompagneranno Roma durante la sua gloriosa storia. Per esempio, tra le istituzioni risalenti all'età regia di Roma, ci sarebbe il Senato che stando allla leggenda, sarebbe stato creato da Romolo e formato da cento uomini scelti fra i patrizi. Inoltre, sarebbe riconducibile a questo periodo la distinzione fra patrizi e plebei. A riguardo esistono molte tesi, per alcuni storici i patrizi erano gli appartenenti alle famiglie più ricche ed illustri, oppure i grandi proprietari terrieri, mentre ha meno seguito l'ipotesi che i patrizi fossero i Latini, mentre i plebei i Sabini. Altre istituzioni e cariche fondate in quest'età furono le varie assemblee cittadine, come i comizi curiati, riservata ai patrizi e i comizi centuriati, in cui partecipavano tutti i cittadini romani, patrizi e plebei, per esercitare i loro diritti politici.
Una delle maggiori e più prestigiose cariche dell'antica Roma, fu quella del pontefice massimo, massima carica religiosa dell'urbe, che secondo la tradizione fu creata da Numa Pompilio. Graziano, nel 376, rinunciò a questa carica, che a partire da Augusto spettava agli imperatori, in favore del vescovo di Roma, ciò vuol dire che la figura del pontefice massimo, seppur notevolmente mutata, sia la più antica carica romana ancora in vigore.
Sempre all'età regia risale la costituzione della prima legione, che inizialmente contava, sempre secondo la leggenda, tremila fanti e trecento cavalieri.
Ma chi furono i re di Roma? La tradizione vuole Roma abbia avuto sette re: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo, oltre a Tito Tazio, coregnate con Romolo. Ad eccezione del primo, nonostante il ritrovamento della cosiddetta "Tomba di Romolo", che in realtà non è un sepolcro, ma piuttosto un luogo dedito alla memoria e al culto del leggendario re, è plausibile ritenere che gli altri sovrani siano esistiti, magari in anni e in ordine diverso. Tuttavia, di recente, è nata l'ipotesi, sostenuta dal grande romanista Mommsen, che tra le gentes originarie più antiche, ci sarebbe la gens Romilia, i cui membri e magari lo stesso Romolo, forse, regnarono sulla prima comunità del Palatino. A riprova di ciò, lo stesso Tito Livio, cita l'antica gens Romilia tra le gens più antiche dell'urbe. Nei secoli successivi, i discendenti dell'illustre famiglia ricoprirono importanti magistrature, come il consolato, nel 455 a.C., di Tito Romilio Roco Vaticano e l'elezione a decemviro di Tito Romilio nel 451 a.C., il quale contribuì, quindi, alla stesura delle leggi delle XII tavole.