L’oro è da millenni uno dei metalli più conosciuti e ricercati dall’uomo e per questo la storia del suo uso e di ciò che ha rappresentato e rappresenta tutt'ora, va approfondita. Da sempre l’oro è stato utilizzato dai regnanti e dai potenti come indicatore del loro status all’interno della società, d’altronde è il metallo che per eccellenza è simbolo di ricchezza e potere, specialmente per quanto riguarda le civiltà antiche.
L’oro potrebbe essere stato il primo metallo estratto e lavorato sistematicamente dall’uomo, addirittura antecedentemente al rame, con cui venivano forgiati oggetti e gioielli sempre più raffinati e affascinanti. L’oro attirò l’attenzione degli uomini preistorici molto probabilmente per il suo colore e la sua lucentezza, in cui rivedevano il sole, considerato nel neolitico la divinità che regolava gli elementi del creato e che permetteva la vita di ogni essere vivente. Non a caso, esistono reperti in oro raffiguranti il sole o altri corpi celesti, come il disco in bronzo e oro di Nebra, datato 1600 a.C. Il disco di Nebra, che fra l’altro è considerato la più antica rappresentazione del cielo raffigurante fenomeni astronomici, forse con fini religiosi, poteva avere una funzione calendaristica, in quanto aiutava gli agricoltori a scandire il tempo determinando, quindi,il periodo più adatto a lavorare i campi. D’altronde, i popoli del neolitico ponevano grande attenzione allo studio del cielo e degli eventi astrologici, specialmente per quanto riguarda i solstizi. Infatti, siti neolitici come Stonehenge sono oggi ritenuti antichi osservatori astrologici, nonché luoghi religiosi sacri e anche da qui si evince la sacralità che gli uomini del neolitico riservavano al sole e agli altri astri.
Tra gli Egizi si segnalano citazioni all’oro a partire dal faraone Den, appartenente alla I dinastia e quindi intorno al 3000 a.C. Ciò non deve stupire, data la notevole quantità del prezioso metallo presente nel regno che sorse lungo le sponde del fiume Nilo, che insieme alla Nubia erano tra i più importanti produttori. D’altronde l’oro venne usato dai faraoni anche come simbolo della loro sacralità, in quanto figli del dio Ra, una divinità solare, la più importante dell’antico Egitto, tranne durante il regno di Akhenaton, in cui si proclamò l’adorazione esclusiva di Aton, in precedenza solo una delle forme in cui poteva trasformarsi il dio Ra. Nell’antico e nel nuovo testamento sono numerosi i riferimenti all’oro. I più noti sono quelli riguardanti l’arca dell’Alleanza, il vitello d’oro e stando al Vangelo secondo Matteo al fatto che l’oro era fra i doni che i Magi portarono a Gesù. Proprio il dono dell’oro starebbe a simboleggiare la regalità del figlio di Dio.