Il Primo Savoia: Umberto Biancamano

Croce sabauda

Umberto I Biancamano fu un nobile di origine borgognona, nonchè Conte di Moriana. Secondo la tradizione fu il capostipite della dinastia dei Savoia e visse nella prima metà dell'XI secolo. Umberto si inserì nel panorama feudale del tempo, in seguito ai vuoti di potere che seguirono la crisi e lo sfaldamento dell'Impero Carolingio, riguardando in particolare il regno di Borgogna. Infatti, la nascita del casato derivò dalla scelta del conte, oppure del padre di questi, di schierarsi dalla parte dell'imperatore Corrado II, contro, il già nominato, Regno di Borgogna.
Il soprannome Biancamano è ancora oggi molto dibattuto, alcuni dicono fosse dovuto al suo, presunto, uso di portare dei guanti bianchi o per via di mani pallide e curate, tuttavia, è più probabile derivi dal latino "blancis moenibus", ossia dalle bianche fortezze, dal momento che i baluardi della regione si trovavano tutti in zone alpine piuttosto nevose.
Le origini di Umberto sono avvolte nell'oscurità. Secondo alcune leggende potrebbe essere figlio di Beroldo di #Sassonia, primo conte di #Moriana e, forse, #Savoia, che governò tali vallate verso la fine del X secolo, forse intorno al 988. Beroldo in base al racconto "Chronique de la Maison de Savoie" dello scrittore Cabaret d'Orville, autore vissuto tra il 1300 e il 1400, egli era niente meno che il nipote di #Ottone II Sassonia, Imperatore dal 967 al 983, nonchè Re dei Franchi dal 961.
#Beroldo avrebbe dovuto lasciare la corte dello zio, dopo aver sorpreso e ucciso l'imperatrice con il suo amante. Questo quadro lo dipingerebbe come cavaliere errante, senza macchia e paura, ossia il cavaliere medievale per eccellenza, un paladino alla #Orlando. Esisterebbe un'altra teoria, secondo cui Beroldo era il figlio del duca sassone #Vitichindo, che combattè contro Carlo Magno. Tuttavia la data della sua morte e antecedente alla presunta data di nascita di Beroldo. Su Umberto I #Bianacamano le informazioni sono residuali, poichè i documenti e le notizie del tempo sono frammentarie, tuttavia la sua nascita si collocherebbe tra il 970 e il 975. Il suo nome compare per la prima volta nell'anno 1000 e sarebbe rimasto conte fino al 1048, sebbene è probabile che il nome Umberto, presente in numerosi documenti fino al 1048, dal momento che era un nome molto comune nella dinastia, potesse appartenere ad uno o più successori. La Savoia e la Moriana, sebbene fossero dei territori di discreta estensione, erano povere di risorse e scarsamente abitate, perciò come ha fatto questa dinastia a regnare ininterrottamente per quasi mille anni? Semplice, chi controlla le Alpi controlla i passi e quindi le vie di comunicazioni che dall'Italia si sviluppano nel resto d'Europa e nel Medioevo questo faceva sì che la Contea di Moriana e Savoia era al centro delle dinamiche geopolitiche del tempo. D'altronde era dall'Italia che si sviluppavano la maggior parte delle strade usate durante il Medioevo, come la celeberrima via Francigena, usata dai pellegrini, che da Roma giungeva a Canterbury, oltre al fatto che era dai porti italiani che si salpava per raggiungere la Terra Santa, da cui giungevano non solo soldati ma anche innumerevoli merci, che poi potevano andare fino nelle Fiandre. Lo stesso Conte e poi suo figlio Oddone, succeduto al fratello Amedeo I nel 1051, intuirono che avrebbero dovuto costruire un vero e proprio "stato di passo". Ciò è confermato dal matrimonio di Oddone con Adelaide, contessa di Torino, ultima rappresentante della nobile stirpe degli Arduinici. Con il matrimonio i Savoia si affacciarono sulla pianura padana. Controllando le vie di comunicazioni, i vari Savoia, si misero al centro delle dinamiche europee, intervenendo spesso direttamente nei numerosi conflitti del XI,XII e XIII secolo, favorendo il potente di turno o colui che prometteva maggiori ricompense. Chi controllava i passi iniziava la guerra con un grande vantaggio. D'altronde pochi uomini ben disposti lungo le strette vallate e le impervie strade di montagna, potevano tener testa ad eserciti di dimensioni notevoli. Fu grazie a questa strategia, se i Savoia nei secoli successivi, grazie anche ad oculate alleanze frutto di una diplomazia dinamica, che all'occorrenza violavano per stringerne di nuove, riuscirono a mantenere il governo di quei territori, arricchendoli di volta in volta di castelli, borghi, rocche e vallate.

Ritratto di Umberto Biancamano

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